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Tabella 1
(articolo 7)

PARAMETRI ORIENTATIVI DI DISAGIO

Criterio demografico:

  •   indice di spopolamento;

  •   densità;

  •   indice di vecchiaia;

  •   numero di abitanti.

    Criterio di marginalità e disagio:

  •   altezza sul livello del mare;

  •   percentuale di occupati rispetto alla popolazione residente;

  •   indice ruralità;

  •   presenza di servizi commerciali alimentari (panificio, latteria, fruttivendolo, macelleria) o eventuali distanze dal servizio più vicino;

  •   presenza di servizi commerciali non alimentari (bar, tabacchi, abbigliamento, giornali, distributore di benzina) o eventuale distanza dal servizio più vicino;

  •   tempo di percorrenza;

  •   distanza dai presìdi ospedalieri;

  •   distanza dalla stazione dei carabinieri;

  •   grado di ricettività del segnale digitale terrestre (ai fini dell'erogazione dei servizi a distanza dei cittadini);

  •   grado di digitalizzazione del territorio;

  •   presenza di attività commerciali artigianali e di servizi relativi alla qualità della vita (centri sportivi, culturali);

  •   presenza di strutture socio-assistenziali e sanitarie;

  •   presenza di istituti scolastici;

  •   presenza di infrastrutture pubbliche attinenti a servizi essenziali (quali strade, scuole, servizi idrici e fognari, illuminazione pubblica);

  •   presenze turistiche;

  •   quota comunale ICI per seconda abitazione;

  •   presenza di uffici postali o eventuale distanza dall'ufficio più vicino;

  •   presenza di istituti di credito;

  •   estrema perifericità rispetto ai centri abitati di maggiori dimensioni;

  •   territorio connotato da particolare ampiezza e dalla frammentazione dei centri abitati in più frazioni.

    Criterio delle spese per attività svolte nell'interesse dello Stato:

  •   costi sostenuti per l'erogazione dei servizi di anagrafe, stato civile, elettorali, statistici.